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La Galleria degli Uffizi

Vogliamo dedicare questa pagina a uno dei più noti e ricchi musei italiani: la Galleria degli Uffizi di Firenze.

E' il più antico museo europeo dell'epoca moderna, le sue origini risalgono al 1581 quando Francesco I de' Medici pensa ad una galleria dove raccogliere opere d'arte all'ultimo piano di un'ala degli Uffizi. Caso vuole che il palazzo non nacque con l'intento di ospitare un museo, bensì l'idea di Cosimo I che ne ordinò la costruzione, era di dare sede ad uffici amministrativi e giudiziari, precisamente vi dovevano essere collocati gli uffici di tredici importanti Magistrature (da qui l'etimologia del nome). Anche l'aspetto e la pianta del palazzo ne tradiscono l'originaria destinazione: hanno pianta a U, con due ali, una ad est ed una a ovest collegate da una testata a meridione che si affaccia sul Lungarno Anna Maria de' Medici; una sopraelevata inoltre lo collega a Palazzo Vecchio ed il celebre Corridoio Vasariano, costruito nel 1565, collega Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti, passando per gli Uffizi ed i Giardini di Boboli.

Nel 1572, a lavori ancora in corso le magistrature si erano già trasferite nella nuova sede nel braccio di levante dell'edificio.

Dopo che, come già ricordato, Francesco I allestì il primo nucleo di opere, la raccolta di tesori d'arte presso questo palazzo conobbe un continuo incremento che prosegue ancora oggi.

Il nucleo originario dedicato alle sculture antiche nasce dalla raccolte medicee del XV secolo anche se purtroppo non resta nulla dei tesori raccolti da Cosimo il Vecchio e Lorenzo il Magnifico, nonché delle opere raggruppate da Alessandro de' Medici. Nonostante ciò, grazie all'impulso dato da Cosimo I, la collezione di sculture antiche degli Uffizi vanta pezzi di assoluto pregio, come il Fauno Danzante (copia romana di un originale del III secolo a.C.), i Lottatori, l'Arrotino e soprattutto la celebre Afrodite Medici, un originale greco del I secolo a.C. acquistato a Roma nel Cinquecento, che copia l'Afrodite Cnidia di Prassitele, tutti esposti in Tribuna, la saletta ottagonale che rappresenta la parte più antica della galleria. Da questa collezione di statue è chiaro perché la Galleria degli Uffizi, oggi nota specialmente per la pinacoteca sia nata in realtà alla fine del Cinquecento come Galleria delle Statue.

Il Gabinetto di Disegni e Stampe, situato al primo piano della Galleria, presso gli spazi dove si trovava il Teatro Mediceo, raccoglie una delle più ricche collezioni del mondo anche per la varietà delle scuole che vi sono rappresentate, sia italiane che straniere, ma anche per la loro quantità, parliamo infatti di circa 120.000 opere tra cui spiccano esempi di tutti i più grandi maestri toscani, da Leonardo a Michelangelo passando per Mantegna, Andrea del Sarto, Vittore Carpaccio, Tiziano, Parmigianino, Gian Lorenzo Bernini, Rembrant e molti altri che utilizzavano il disegno come preparazione ad altre forme d'arte.

Ritratti ed autoritratti si ripropongono poi in molte sale e corridoi degli Uffizi alternati a sculture: il corridoio est ospita la Serie Gioviana, 484 dipinti che rappresentano uomini illustri, i primi dei quali risalgono al 1552, mentre nel Secondo e Terzo corridoio si trova la Serie Aulica che esalta la dinastia de' Medici, con i ritratti da Giovanni di Bicci a Gian Gastone.

Curiosa è inoltre la collezione di miniature e ritrattini, oltre 1200 pezzi di cui 480 pezzi sono esposti nella sala 24: il primo nucleo appartenne al cardinal Leopoldo, instancabile collezionista che dal 1664 al 1675 raccolse presso parenti ed amici, ne fece acquistare e ne fece dipingere appositamente.

La Galleria degli Uffizi ospita 45 sale oltre a corridoi, scaloni, vestiboli, ognuno dedicato a epoche ed artisti: vi è la sala del Duecento e di Giotto dove si possono ammirare opere databili tra la prima metà del XIII secolo e gli inizi del XIV secolo e tre meravigliose pale di Cimabue, Duccio di Buoninsegna e Giotto, dipinte a pochi anni di distanza e con lo stesso soggetto: la Madonna in trono; sempre in questa sala si può ammirare il Polittico di Badia, di Giotto, raffigurante la Madonna con Bambino affiancata da Pietro e Benedetto da un lato e da San Giovanni Evangelista e San Nicola dall'altro, tutti connotati da una notevole espressività dei volti.

Nella Sala 4, dedicata la Trecento Fiorentino, sono raccolti polittici e dipinti più piccoli in cui si nota l'influenza dell'opera di Giotto e della sua scuola fra cui il Polittico di San Pancrazio, proveniente appunto dall'altare maggiore dell'omonima chiesa, di Bernardo Daddi: la tavola centrale è circondata da numerose tavolette, pannelli, fra cui manca lo “Sposalizio della Vergine” ospitato dalla Royal Collection di Londra.

L'arte del Quattrocento è rappresentata nella sale 5 e 6, del Gotico Internazionale, nella Sale 10 – 14 del Botticelli e nella Sala 7 del Primo Rinascimento dove si trovano i primi artisti di questo periodo ed i loro capolavori a partire dal capostipite del rinnovamento in pittura, Masaccio, qui rappresentato dalla tempera su tavola intitolata Sant'Anna Metterza, probabilmente realizzata a quattro mani con il Masolino e la Madonna col Bambino detta anche “del solletico” per il gesto che la Madonna sembra fare al piccolo che porta in braccio. In questa sala si trovano anche capolavori di Paolo Uccello, Beato Angelico e Domenico Veneziano.

Nella sala 10-14, detta appunto del Botticelli, è raccolta la migliore collezione al mondo di opere del maestro Sandro Botticelli, compreso il suo capolavoro, la Primavera e la celeberrima Nascita di Venere, due opere emblematiche realizzate negli anni ottanta del Quattrocento e le prime opere di grandi dimensioni a soggetto profano del Rinascimento italiano; a queste si affiancano l'Adorazione dei Magi, la Madonna del Magnificat, l'Incoronazione della Vergine ed altre magnifiche opere.

Passiamo ora alla Sala 15, di Leonardo dove sono esposte il Battesimo di Cristo, l'Annunciazione, l'Adorazione dei Magi, rimasta incompiuta.

Nella medesima sala si trovano il Cristo nell'orto e la Pietà, opere di Pietro Perugino, il Crocifisso con la Maddalena di Luca Signorelli, l'Incarnazione di Piero di Cosimo o l'Adorazione dei pastori di Lorenzo di Credi.

La sala 20 espone importanti opere di scuola tedesca che testimoniano l'influenza e la diffusione dell'arte fiorentina verso anche altre scuole più lontane, nel periodo tra il Quattro e il Cinquecento; fra queste dipinti di Albrecht Dürer, come il ritratto del padre, la Madonna della Pera, l'Adorazione dei Magi ed il Martirio di San Floriano. Anche la sala 22 espone opere tedesche e fiamminghe dei primi del 1500.

Troviamo poi dipinti di Raffaello (ritratto di Francesco Maria della Rovere, un autoritratto e la nota Madonna del Cardellino in sala 26), di Michelangelo (la Sacra Famiglia in sala 25), di Tiziano (la venere di Urbini e molti magnifici ritratti in sala 28), del Parmigianino (Ritratto virile, Madonna di San Zaccaria e Madonna dal collo lungo, in sala 29), del Correggio (La Vergine che adora il Bambino in sala 23).

Della seconda metà del '500 le opere di Tintoretto in sala 32, del Vasari, di El Greco e di Federico Barocci in sala 33.

Il Seicento ed il Settecento sono rappresentati, nelle ultime sale, da Rubens, Salvator Rosa, Goya, Annibale Carracci, Caravaggio ( di cui si possono ammirare il Bacco adolescente, la Testa di Medusa e il Sacrificio di Isacco), Rembrandt, Antoon Van Dyck, Diego Velàsquez, Canaletto e Tiepolo.

Non tutti gli artisti rappresentati presso la Galleria degli Uffizi sono stati qui nominati, speriamo solo di aver dato un assaggio dell'immenso patrimonio a disposizione dei visitatori e di aver così invogliato il lettore alla visita del museo ….