ISOLA PROSSIMA. AERE
Da Piero Manzoni a Gino De Dominicis, da Arcangelo Sassolino a Leandro Erlich
Museo di Palazzo della Penna, Perugia
L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dell'Umbria rinnova la scelta di condividere con l’arte contemporanea la missione di cura del Pianeta promuovendo - in collaborazione con l’Associazione Art Monsters - la quarta edizione del progetto ISOLA PROSSIMA. Se nelle ultime edizioni le mostre si erano incentrate su due elementi centrali in questo come l’acqua e la terra, per il 2024 si è scelto di focalizzare l’approccio scelto dagli artisti ad un altro elemento naturale come l’aria.
L’esposizione, curata dallo storico e critico d’arte Massimo Mattioli, presenterà quindi l’opera di 27 artisti di diversa generazione e di rilievo internazionale, attivi dalla metà dell’Ottocento fino ai giorni nostri. Ed assume grande pregnanza la sede scelta per la mostra, che avrà il sottotitolo di Aere: il Museo Civico di Palazzo della Penna di Perugia, che conserva un importante nucleo di opere di Gerardo Dottori, il celebre protagonista dell’Aeropittura. L’integrazione di questo nel percorso espositivo otterrà un doppio risultato: arricchire sensibilmente i contenuti della mostra, e valorizzare la raccolta permanente del museo.
Fin dal Rinascimento l’elemento Aria è stato nodale nell’immaginario artistico, per la versatilità delle declinazioni che hanno incontrato le scelte dei più grandi artisti. Dai celebri studi sul vento di Leonardo da Vinci al Correggio di ”Giove e Io”, con la nebbia invocata dal Dio per sedurre la sacerdotessa, agli straordinari paesaggi marini burrascosi di William Turner. Nel ‘900 diviene centrale nell’opera ”Air de Paris” di Marcel Duchamp, una fiala che conteneva aria di Parigi, uno dei ready mades più famosi del protagonista del Surrealismo. Un approccio provocatorio in seguito ripreso da altri grandi artisti come Piero Manzoni con il suo “Fiato d’artista”, o da Gino De Dominicis con “Tentativo di Volo”, entrambe opere esposte nella mostra perugina.
L’attualissima tematica, protagonista del dibattito sociale nei suoi coinvolgimenti in questioni urgenti quali l’inquinamento e il surriscaldamento globale, viene sviscerata dagli artisti nelle sua più ampie declinazioni. “Rarefacendosi, l’aria diventa fuoco”, scriveva il filosofo Anassimene; “condensandosi, invece, vento; in seguito nuvola, poi - quando si condensa ancora di più - acqua”. Ecco quindi che ad aprire la mostra sarà una gouache del celebre paesaggista napoletano Giacinto Gigante, del 1850 circa, raffigurante uno studio per una nuvola. Stesso soggetto per uno dei maestri che garantirà il prestigio internazionale all’esposizione, l’argentino Leandro Erlich, presente nell’esposizione con la grande installazione “The Cloud – Cuore”.
Leandro Erlich The Cloud-Cuore 2021- Courtesy Galleria Continua
A sottolineare l’attenzione degli artisti verso gli aspetti etici legati all’aria ci saranno poi alcune tele di grandi dimensioni di Luca Vitone, lasciate al capriccio degli agenti atmosferici, l’aria, la pioggia, la polvere e altri elementi organici, che “dipingono” questi affascinanti quadri. Per l’olandese Berndnaut Smilde la nuvola diventa invece un oggetto quotidiano che accompagna il vissuto dell’uomo, tanto che la decontestualizza e nei suoi lavori fotografici la inserisce in contesti interni. Se Giuliano Giuggioli rilegge le sue nuvolette in chiave ironica, rendendole protagoniste di una quotidianità surreale e letteraria, Elvio Chiricozzi le monumentalizza nei suoi grandi disegni a matita su tela, caricandole di una drammaticità legata al presagio di un minaccioso evento atmosferico annunciato dal fulmine che affianca le due composizioni.
Sono diversi gli artisti che interpretano l’aria non tanto nei suoi caratteri fisici, ma come “medium” atmosferico che si presenta come un elemento delle azioni rappresentate. Come Virginia Zanetti, con la serie fotografica “I pilastri della terra”, dove l’aria diventa il mezzo per un ribaltamento semantico con dei performer che si ritrovano a sorreggere il globo terrestre. E ancora Giovanni Gaggia, che nell’aria libra brandelli di bandiere lasciando che sia proprio l’elemento atmosferico a ricomporre un immaginario nuovo vessillo. Così come Aldo Grazzi affida al respiro dell’ambiente le dinamiche percettive dei suoi raffinatissimi ed eleganti teleri fittamente cesellati.
Donato Piccolo, Invisible II, 2010, 45 x 45 x 225 cm, Ph. Simon d´Exéa Trombadori
Studi sul volo, in questo caso di Leonardo da Vinci, ispirano anche i piccoli studi della giovanissima Olga Lepri, presente in mostra anche con un grande dipinto che pare guardare all’Aeropittura di Gerardo Dottori, sulla quale innesta strutturate dinamiche corporee-relazionali.
Ma la pittura è l’ambito nel quale le atmosfere trovano le più articolate declinazioni. Con Bruno Ceccobelli la temperie costruisce l’impalpabile contesto nel quale agisce una macchina scenica che gestisce potenti tensioni spirituali. Paolo Manazza punta il suo obbiettivo pittorico sul cielo, generatore di mutevoli variazioni formali e cromatiche, mentre Arturo Casanova sintetizza le medesime suggestioni in composizioni minimaliste che eleggono le varianti climatiche a territorio dove l’astrazione incrocia la spiritualità. Pablo Candiloro propone la sua interpretazione pittorica del sole e delle diverse costellazioni, mentre con Massimiliano Poggioni l’aria diventa elemento costruttivo di contrasto in una composizione marcatamente architettonica.
In alcuni degli artisti presenti nella mostra l’aria trova una funzione nel contesto di progetti spiccatamente tecnologici, o comunque meccanici: come in Mariateresa Sartori, che presenta una serie di disegni “realizzati” da una penna animata da un anemometro. Più programmatico Donato Piccolo, che in ipertecnologiche teche riesce a ricreare in vitro uragani, tempeste e trombe d’aria. Mentre Arcangelo Sassolino coinvolge l’aria contenuta in uno pneumatico nella sua eterna sfida ai limiti degli elementi, che innesca potenti e inquietanti sensazioni di attesa e di paura.
Arcangelo Sassolino I.U.B.P. 2017: Pneumatico acciaio aria - Courtesy Galleria Continua
Non mancano artisti più sensibili agli aspetti lirici degli elementi atmosferici: come Edoardo Cialfi, i cui sensuali paesaggi sono sempre segnati dal mistero dell’imprevedibilità dell’elemento etereo. O l’olandese Casper Faassen, che affida al dialogo fra fotografia e pittura, in stratificazioni sovrapposte, la resa plastica delle sensazioni atmosferiche. La componente ironica torna prepotentemente nell’opera di Mario Consiglio, che declina il suo soffice lettering in messaggi dai forti contenuti socio-politici; così come in Corrado Bonomi, i cui calviniani “Castelli in aria” troneggiano dall’alto sorridendo beati del troppo prendersi sul serio del mondo dell’arte.
Elenco degli artisti
Giacinto Gigante / Gerardo Dottori / Piero Manzoni / Gino De Dominicis / Bruno Ceccobelli / Luca Vitone / Leandro Erlich / Mariateresa Sartori / Mario Consiglio / Berndnaut Smilde / Donato Piccolo / Juan Pablo Macías / Giovanni Gaggia / Virginia Zanetti / Paolo Manazza / Massimiliano Poggioni / Edoardo Cialfi / Olga Lepri / Arturo Casanova / Pablo Candiloro / Aldo Grazzi / Giuliano Giuggioli / Corrado Bonomi / Casper Faassen / Arcangelo Sassolino / Elvio Chiricozzi
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ISOLA PROSSIMA. AERE
A cura di Massimo Mattioli
Inaugurazione: mercoledì 25 settembre 2024, ore 18
Dal 25 settembre al 1 dicembre 2024
Museo di Palazzo della Penna, Perugia
Via Prospero Podiani, 11, Perugia
Info: 075 3745273
www.isolaprossima.it