Presso : Università del Salento. Il Museo Storico-Archeologico dell’Università del Salento (MUSA) è stato inaugurato il 22 giugno del 2007. La struttura è nata con lo scopo di valorizzare e divulgare i risultati delle ricerche condotte in oltre quarant’anni di attività dagli archeologi e dagli storici del mondo antico dell’Ateneo di Lecce. Il Museo è allestito al piano terra del complesso “Studium 2000” dell’Università del Salento costruito recentemente allo scopo di ospitare centri dedicati al patrimonio storico-culturale “mobile” dell’Ateneo leccese. In circa 450 mq, ripartiti in cinque sale, il percorso espositivo presenta le tappe fondamentali della crescita del settore storico-archeologico dell’Università del Salento (sala I). L’impegno degli archeologi della nostra Università è stato rivolto in particolar modo allo studio del territorio salentino. A partire dalla sala II e fino alla sala IV sono illustrati, per casi-campione rappresentativi e relativamente ad orizzonti tematico-cronologici, i risultati raggiunti in tanti decenni di ricerche nel Salento: Preistoria e protostoria (sala II); I Messapi (sala III); Età romana, Tardoantico e Medioevo (sala IV).L’ultima sala, la V, presenta gli scavi, le ricognizioni e gli studi sui materiali, che sono stati eseguiti in diverse aree del bacino del Mediterraneo (in Italia ma anche in Turchia, Ucraina, Siria, Egitto, Malta).L’allestimento, concepito secondo i più moderni criteri espositivi, si avvale dell’esposizione di reperti, ma soprattutto di riproduzioni di contesti archeologici (plastici, calchi, modelli e ricostruzioni 2D e 3D) e dell’ampio ricorso alle ICT. Il Museo è infatti dotato di un Sistema Espositivo Multimediale costituito da 20 postazioni video collegate in rete per la consultazione dei contenuti multimediali e da cinque postazioni PC per la connessione al portale web del MUSA. .
La percussionista giapponese Tsubasa Hori, ex membro del gruppo Kodo, inaugura la nuova edizione di "Evolving Soundscapes" con una performance sperimentale che unisce taiko tradizionale, campane giapponesi e voce in dialogo con lo spazio museale.
La Reggia di Caserta avrà, per la prima volta, dei depositi visitabili: il Museo è al lavoro per aprire al pubblico presidi di tutela attiva del proprio patrimonio.
Dal 14 gennaio 2025 un mostra, organizzata in collaborazione con l'Associazione Archivio Storico Olivetti, che riprende la struttura della retrospettiva Design Process Olivetti 1908-1978, riallestendo un estratto dell’esposizione originale.