Allestito presso il Palazzo del Capitano del Perdono, sito UNESCO. Il Museo, tenendo conto, in ambito internazionale, di istituzioni dedicate a singoli artisti, quindi con una precisa specificità, e degli spazi a disposizione sistemati su progetto dall’architetto Alberto Zanmatti con la collaborazione degli architetti Cristina e Andrea Piatti, accoglie 50 opere fondamentali dell’artista marchigiano (dall’Autoritratto, 1931, legno, a Figura che cammina, 1933, legno; da Giovane che declama, 1937-1938, legno, a Ragazzo con i gabbiani, 1940-1944, legno; da Il fucilato, 1945-1946, bronzo, a Sibilla, 1947, bronzo; da La creazione, 1950-1955, legno, a Ragazzo che pensa, 1957, bronzo; da Donna con drappo, 1960, bronzo, a Onda n. 1, 2, 3, 1968-1969, legno; da Donna che si asciuga, 1973, bronzo, a Bozzetto per Cristo risorto, 1970-1975) tali da coprirne l’intero percorso espressivo e, nell’ambito di una inscindibile necessità didattica, capaci di rendere evidenti i vari momenti di una intera stagione creativa in più di mezzo secolo di ricerca plastica a livello europeo.
Per rendere ancora più completa e accattivante questa scelta, il Museo gestito dalla Fondazione Fazzini, viene dotato di una presenza selezionatissima di disegni, quasi sempre legati alla nascita delle relative sculture, e di un percorso di immagini e documenti che, oltre a rileggere in cronologia la vita di Fazzini, illuminano buona parte dei diversi aspetti della cultura del Novecento.
Non viene dimenticato, inoltre, il contesto in cui nasce il Museo e il lungo rapporto di Fazzini con Assisi e la figura di S. Francesco. Infatti, faranno stabilmente parte della raccolta S. Francesco parla e accarezza il lupo, 1939, legno, e il Bozzetto per il monumento a S. Francesco, 1981, bronzo, oltre a una serie di piccole sculture, progetti, disegni e incisioni legati al Santo. ORARIO ESTIVO: martedì - domenica 10,00/13,00 - 16,00/19,00.
piazza Giuseppe Garibaldi 1/c, Santa Maria degli Angeli
Dal 14 gennaio 2025 un mostra, organizzata in collaborazione con l'Associazione Archivio Storico Olivetti, che riprende la struttura della retrospettiva Design Process Olivetti 1908-1978, riallestendo un estratto dell’esposizione originale.
Dal 1° agosto 2024 al 16 febbraio 2025, presso il Palazzo delle Arti e Tradizioni Popolari (Roma) il Museo delle Civiltà presenta la mostra che racconta i linguaggi e le culture della tessitura in dialogo con le opere dell'artista.
Al Filatoio di Caraglio (CN) la mostra ripercorre l’opera di colui che è considerato, insieme a Cartier-Bresson, il padre fondatore della fotografia umanista francese e del fotogiornalismo di strada, fino al 23 febbraio 2025.